Maurizio Pesenti

Buona parte del settore turistico, in Valle, si regge sull’”oro bianco”, ovvero la neve, con tutto l’indotto che gira attorno agli impianti sciistici e allo sport invernale. L’oro verde, ovvero la natura, l’ambiente, sono meno redditizi, ma attirano un altro tipo di turisti, quelli più interessati al paesaggio, alle escursioni, alla scoperta di un ecosistema alpino di grande pregio, purché preservato e intatto.
L’assessorato all’agricoltura e l’assessorato al turismo hanno varato un progetto cucito addosso quello che sta diventando un target sempre più consistente, rappresentato da sportivi, famiglie, classi scolastiche e appassionati, clienti che non chiedono grandi investimenti, funivie, impianti, strade, servizi di lusso, ma soprattutto un’esperienza differente e un’immersione nella natura. Il 30 per cento della regione è coperto da aree protette, riserve naturali, dal parco regionale del Mont Avic, dal parco nazionale del Gran Paradiso o dai giardini botanici. L’obiettivo è quello di “sfruttare” turisticamente queste aree senza snaturarle, ma valorizzando le loro qualità intrinseche. Il metodo è quello di fare sistema, raccogliendo amministrazioni, aziende e attori del territorio sotto un unico logo, un brand riconoscibile e facile da promuovere: Viva Valle d’Aosta, dove Viva sta per Vivere la Valle d’Aosta.

Per aderire sarà necessario rispettare un disciplinare che prevede il rispetto di una serie di criteri relativi al risparmio energetico, alla qualità delle materie prime, alla sostenibilità e alla gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti. Nei prossimi mesi Viva sarà oggetto di una campagna di divulgazione, e sarà elaborato un primo catalogo dei prodotti turistici individuati. In seguito ci sarà una presentazione ufficiale dei risultati delle ricerche di marketing realizzate, e saranno avviate altre iniziative condivise con gli operatori sul territorio, le strutture ricettive, le guide escursionistiche e gli enti locali